07/12/2010 11:20:37 Aderiscono all’iniziativa: Emmaus, Events for Rights, Fondazione Perrone (Recife/Brasile), - Avvocato di Strada onlus, Libera, Shaker, Pensieri senza dimora (Giornale di strada), City Angels, Ronda della Solidarietà, Prof. Calvaruso, S.I.D.I (Sindacato Italiano Diritti Invalidi) , COOPERATIVA PARELLA, La Speranza (Associazione di volontariato) Evio era un uomo profondamente acuto, ironico e sofferente. Ti parlava di persone, vicende, fughe da delinquenti, giustizia e amori sbagliati con umorismo e commozione. Voleva fare l'attore, ha iniziato facendo il cuoco. Poi è finito in galera, è scappato dalla vita e alla fine s'è ritrovato barbone. Ma non barbone buttato per terra all'angolo della strada. Barbone in piedi, di piazza e di lotta di piazza. Conosciuto ai più come “il sindaco dei barboni” si è battuto per tutta la vita per i diritti degli emarginati in modo straordinario e singolare. Nell’Anno Europeo della Povertà e dell’Esclusione Sociale, la Via lattea onlus presenta una giornata che riunirà artisti ed esperti del settore, che nel ricordare la figura di Evio daranno vita ad un dialogo costruttivo volto alla sensibilizzazione sui temi delle povertà, della diversità e dell’esclusione sociale. All’interno della giornata oltre alla lettura delle poesie di Evio tratte dalla sua raccolta “Lo specchio”, che aprono e intervallano la giornata, la proiezione di due documentari: alle 16.30 “Gli amici di Valentina” (1991), di Daniele Cini, sulla creazione della prima casa-famiglia creata e autogestita da barboni e, alle 18.00, “Il carnevale di Dolores” (2008) di Cristina Mantis, un viaggio di circa sette anni nel mondo sommerso dei senza dimora. Alle 19.30 è previsto il dibattito a cui interverranno : Isabella Massafra - Presidente Emmaus Roma, Marco Buemi - Events for Rights, Paolo Coccheri – Ronda della solidarietà Firenze, un esponente di Avvocato di Strada onlus, un rappresentante della Fondazione Perrone, Simone Cortellesi dei City Angels, Alessandro Radicchi, direttore del giornale di strada "Shaker, Pensieri senza dimora", Nicoletta Salvi della Cooperativa Parella, Francesca Sneider Presidente dell'ass. La Speranza e l’autore Filippo Mauceri che presenterà il filmato di Evio alla trasmissione condotta da Paolo Bonolis “Il senso della Vita”. Alle 21.00 è previsto un buffet. Alle 21.30, dopo il buffet, ci sarà la musica toccante e coinvolgente de “I ladri di carrozzelle” . Alle 22.00 la lettura di un brano del libro “Domenico Modugno” di Bruno Pantano, sulla creazione della casa-famiglia “Gli amici di Valentina”, creata da Evio Botta e Adamo di Pippo, presidente della Via lattea onlus, che interverrà salutando e ringraziando gli ospiti e il pubblico presente alla giornata. Alle 22.15 L’interpretazione da parte di Valeria Cardea e Rolando Stefanelli di alcune poesie di Evio. Alle 22.30 è prevista la proiezione di chiusura con film da definire. APPROFONDIMENTI sulle associazioni che hanno aderito all’iniziativa: La Via Lattea onlus L’Associazione Europea La Via Lattea onlus nasce a Roma il 30 maggio 2006 sulla spinta propulsiva dei soci fondatori, tra cui il suo presidente Adamo Di Pippo, protagonista negli anni passati di numerose battaglie a sostegno dei diritti e della dignità dei disabili e dei senza fissa dimora, come quella per avere una casa ad uso collettivo, un lavoro in comune, a garanzia di un reddito minimo, indispensabile ai bisogni di ognuno e d’ogni giorno. Nasce così sulle idee di principio più volte ribadite durante un lungo percorso, la comunità Gli Amici di Valentina, autogestita da ex senza fissa dimora, tra cui Evio Botta, che ne ha rappresentato l’elemento trainante. L’Associazione Europea La Via Lattea onlus si prefigge di sviluppare col proprio contributo iniziative e progetti finalizzati: • all’affermazione dei diritti umani, senza distinzione di etnia, credo politico o religioso, cultura e provenienza; • alla creazione di strumenti di tutela e di difesa dei soggetti più deboli come gli anziani, i bambini, i malati fisici o psichici; • a contrastare ogni possibile forma di violenza e di ricatto rivolta contro le donne; • alla tutela dei minori sfruttati in attività illecite; • alla difesa, nelle varie sedi e con tutti i mezzi, dell’integrità paesaggistica del territorio; • alla denuncia, attraverso gli strumenti consentiti per legge, di ogni abuso di potere a danno della società civile onesta; • al monitoraggio e all’attenta applicazione della legge 180 per impedire che il disagio psichico venga relegato ai margini dell’impegno istituzionale e civile. Forti della convinzione che la strada raccolga, senza distinzione alcuna, ogni tipo di ingiustizia e di malessere, noi dell’Associazione Europea La Via Lattea onlus abbiamo come primo obiettivo la creazione di case famiglia, rivolte ai senza fissa dimora, nella convinzione che rappresentino lo strumento elettivo per ridare dignità e speranza a chi momentaneamente l’ha smarrita. Events for rights L'associazione ha come obiettivo la promozione dei diritti fondamentali attraverso campagne di sensibilizzazione realizzate con un percorso innovativo di creatività e comunicazione.??Si propone di coniugare il mondo dell’arte, dal cinema alla fotografia, dal teatro alla danza, dalla musica alla pittura, con i diritti umani rivolgendosi alla società civile e cercando il sostegno delle istituzioni e delle aziende. ?Events for Rights è un’associazione nata per promuovere i diritti umani attraverso l'arte, la cultura, lo spettacolo.?Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica alle questioni sociali ed umanitarie nazionali ed internazionali che i mezzi di informazione quasi sempre ignorano e dimenticano. E vogliamo farlo in un modo innovativo utilizzando creatività e comunicazione (dal cinema alla fotografia, dalla musica al teatro) per unire il mondo dell’arte e della cultura e quello impegnato sui diritti umani, guardando anche alle imprese e alle istituzioni che possono offrire sostegno alle cause umanitarie.?Events for Rights sostiene la diffusione della conoscenza dei diritti umani e si impegna a rendere visibili le diversità, stimolando la voglia di partecipazione dell’opinione pubblica.?Le campagne di opinione nazionali ed internazionali sui diritti umani impongono riflessione, impegno, partecipazione e solidarietà sui grandi temi che quotidianamente si presentano ai nostri occhi e alla nostra coscienza con la consapevolezza di far parte di un mondo unico e interdipendente. ? EMMAUS Il movimento Emmaus è nato nel novembre del 1949 in Francia dall'incontro tra un ex ergastolano mancato suicida ed un prete-deputato al Congresso, l'Abbé Pierre. Un incontro di uomini che decisero di unire le proprie forze e le proprie lotte per aiutarsi a vicenda e soccorrere coloro che più soffrono, convinti che la solidarietà crea nuova solidarietà. Attualmente il Movimento Emmaus è diffuso in oltre 30 paesi nel mondo, con 350 comunità e gruppi di Amici e Volontari operanti nel sociale, impegnati a combattere la miseria e le sue cause. L'originalità di Emmaus sta nell'incontro di Uomini e Donne di diverse estrazioni e provenienti da situazioni diverse che prendono coscienza delle ingiustizie sociali esistenti ovunque, e si uniscono per lavorare insieme, condividendo obiettivi comuni nella lotta contro ogni genere di ingiustizia e facendo in modo che i poveri siano costruttori del loro proprio avvenire. Fin dall'inizio la Comunità Emmaus di Roma, pur piccola, si è resa autonoma sul piano economico attraverso il lavoro infaticabile dei Comunitari e alla solidarietà di tutti per la realizzazione dei Mercatini solidali. La collaborazione con il Comune di Roma, con la Caritas Diocesana e con tante realtà del mondo del volontariato sociale si è intensificata e consolidata attraverso la partecipazione ad azioni di solidarietà comuni. Le persone accolte in questi dieci anni sono state quasi 200, ed attualmente sono presenti 15 comunitari, ma molte sono le persone che ogni giorno si presentano con bisogni e problemi. Per il prossimo futuro, la Comunità Emmaus di Roma, ha in programma di trovare una sede più appropriata e più grande, per poter accogliere molte più persone e per aumentare anche la propria solidarietà all'esterno. L'arte del riciclo e della solidarietàLa nostra attività principale è quella di raccogliere a domicilio materiale donato da tutti coloro che hanno qualcosa di ancora utilizzabile e non vogliono buttarlo via: mobili, elettrodomestici, oggettistica, libri, abbigliamento, tutte quelle cose che possono essere ancora utili agli altri.?Gli scarti diventano nuova sorgente di vita e permettono a tutti di procurarsi ciò che serve a prezzi sociali. Libera "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale. Nel 2008 è stata inserita dall'Eurispes tra le eccellenze italiane. La Fondazione Libera Informazione nasce nel settembre 2007 con l'obiettivo di mettere in rete il vasto arcipelago delle realtà territoriali che si battono contro le mafie e il grande mondo dell'informazione nazionale. Da un lato si prefigge di raccogliere e diffondere notizie, informazioni, spunti e progetti, dall'altra di esercitare opera di pressione sui media italiani, per dare spazio a quell notizie che spesso faticano a trovare spazio nei palinsesti di radio e tv e sulle colonne dei giornali. Avvocato di strada Il progetto “Avvocato di strada”, nato a Bologna alla fine del 2000, ha l'obiettivo fondamentale di tutelare i diritti delle persone senza dimora. All'attività degli sportelli partecipano a rotazione avvocati che forniscono gratuitamente consulenza e assistenza legale ai cittadini privi di dimora, oltre a volontari che si occupano della segreteria e della conduzione dell’ufficio.Tra le prospettive dell'Associazione vi è quella di aprire sportelli di “Avvocato di strada” nelle principali città italiane ove risiedono persone senza dimora e costituire un centro di documentazione su diritti ed esclusione sociale.?? City Angels I City Angels sono un gruppo laico, indipendente, multietnico e antirazzista di volontari, nato nel 1994 a Milano e presente oggi in molte citta italiane. I City Angels volontari di strada d'emergenza che assistono cittadini in difficoltà, prestano aiuto a emarginati, senzatetto, immigrati, tossicodipendenti e anziani. Sono inoltre l'unica associazione Onlus che si occupa anche di prevenzione e contrasto della criminalità da strada, in collaborazione con le forze dell'ordine. A Milano gestiscono Casa Silvana, l'unica casa famiglia ad essere aperta tutta la notte e anche agli animali dei senzatetto. Grazie alla loro divisa molto visibile, che sono tenuti ad indossare per essere riconoscibili dagli "utenti della strada", diventano anche un punto di riferimento per i cittadini e un deterrente visivo per i malintenzionati: sono quindi un efficace contrasto alla microcriminalità di strada. La Fondazione Perrone La Fondazione "Giacomo e Lucia Perrone", ha come scopo specifico ed esclusivo di prendersi cura, in modo completamente gratuito, di bambini poveri e portatori di gravi handicap. Esistente dal luglio del 2002 è sita nel nord est del Brasile, nello Stato del Pernambuco, a Jaboatao dos Guararapes, dell'area metropolitana di Recife. La Fondazione, con il suo centro terapeutico, e nata dalla visione di una realtà drammatica e sconvolgente, che colpì il sacerdote e professore italiano Don Michele Perrone nel suo viaggio a Recife. L'immagine di bambini poveri, residenti per lo più nelle favelas, molti dei quali disabili, dall'espressione quasi rassegnata e di mamme sole, disperate e spesso costrette a gravi umiliazioni personali per comprare una medicina o una protesi per il proprio figlio disabile, provocano in Don Michele un'inquietudine interiore che lo spinge ad una scelta quasi radicale della sua vita che lo porti a fare "QUALCOSA PER QUALCUNO CHE VIVE SENZA SPERANZA". Il centro terapeutico della Fondazione nasce dalla Filosofia della Carità, del cristianesimo "vissuto", del rispetto della dignità di ogni persona... Il Centro ha l' ambizione di realizzare il binomio TECNICA-AMORE: due fattori importanti e fondamentali per una terapia veramente efficace e vuole sostituire la logica di INVALIDITA' in logica di CAPACITA', valorizzando le immense capacità potenziali dei bambini. E' stato "battezzato": Centro Terapeutico Para Crianças (bambini) Com Habilidades Diferentes e non "deficienti, difettosi", ma solo con abilità differenti dagli altri. L'appoggio determinante e concreto per la vita del centro terapeutico viene dal C.A.B.B. (Centro Assistenza Bambini Brasiliani) con sede ad Eboli e Potenza. Esso ha come finalità primaria quella di reperire fondi, volontari, realizzare iniziative tese a sostenere l'opera gratuita della Fondazione brasiliana.? www.fondacaoperrone.org Ronda della solidarietà E’ un’associazione di volontariato onlus laica, aconfessionale e apartitica nata a Firenze nel 1993. Nel novembre 2001 le ronde sono arrivate in 56 città italiane e 2 straniere. La Ronda di Firenze è costituita da oltre 100 volontari impegnati ,a turno, fino a notte inoltrata a compiere un giro attraverso la città per aiutare e soccorrere gli "ultimi" che dormono per le strade, nei pubblici giardini, sotto i portici, sotto i ponti, alle stazioni ferroviarie. In questi anni la "Ronda Fiorentina" ha esteso enormemente la sua attività di assistenza: il martedì oltre 100 famiglie vengono assistite con la distribuzione dei "sacchi-spesa". Un altro gruppo agisce dentro il carcere di Sollicciano e segue alcuni detenuti, incontrati in strada, che devono scontare pene carcerarie. Una volta usciti dal carcere questi detenuti sono aiutati a reinserirsi nella vita sociale. S.I.D.I. Il S.I.D.I. Sindacato Italiano Diritti Invalidi nasce nel 1985 per raggruppare tutte le categorie d'invalidità. Sostanzialmente creato come movimento di lotta, diviene da subito fautore di una serie di battaglie a favore dei più deboli. Oggi il S.I.D.I. è un'associazione che comprende disabili, genitori di disabili, operatori, volontari, non solo, mamme con bambini, semplici lavoratori persone “normali” che partecipano alla vita del Sindacato dando il loro contributo quotidianamente, sviluppando progetti per il sociale. Le nostre iniziative coinvolgono tutte le categorie, con un occhio di riguardo alle persone che, per motivi diversi, vivono in situazioni di svantaggio. Opera in un territorio del comune di Roma dove vi è una vastissima densità di popolazione, con più tipologie di problematiche. Collaboriamo con diversi professionisti come dottori e legali, che lavorano attivamente fornendo costantemente servizi di consulenza, indirizzando ed aiutando il cittadino nella comprensione dei propri diritti. L’impegno principale del S.I.D.I. è tutelare i diritti di fatto negati ai disabili e a tutti i cittadini in generale, sollecitare le istituzioni competenti alle tematiche riguardanti le categorie più deboli e sensibilizzare l'opinione pubblica e tutti i cittadini non coinvolti direttamente, prospettando nuove strategie per le pari opportunità. s La Speranza L’associazione di volontariato “La Speranza”, costituitasi nell’ottobre del 2001, è un’associazione di persone, dotata di un proprio statuto avente come finalità primaria il contrasto all’emarginazione sociale.?La lotta all’emarginazione viene svolta tramite attività dirette al reinserimento delle persone più deboli che vivono situazioni di grave disagio.??Opera nella zona della stazione Trastevere, non ha fini di lucro ed è formata esclusivamente da volontari che prestano il loro servizio gratuitamente .??Si prefigge inoltre di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche relative alla tutela dei diritti fondamentali e alla solidarietà sociale con incontri dibattiti ed altri mezzi divulgativi Il Centro di prima accoglienza creato dall'Associazione di volontariato "La Speranza" è nato per portare solidarietà, aiuto e sostegno alle persone che vivono nel quartiere Monteverde -Trastevere in condizioni di estremo disagio e solitudine.??Obiettivo fondamentale dell'Associazione, però, non è l'aiuto materiale, perchè con esso si rischia di cronicizzare la dipendenza da terzi. Il vero obiettivo, invece, è offrire ai senza dimora un orizzonte diverso, un contatto familiare e, quando è possibile, il recupero della propria autostima.??L'offerta dei servizi di colazione e doccia sono quindi lo strumento attraverso il quale il volontario instaura una linea di comunicazione amichevole con la persona senza fissa dimora per guadagnare la sua fiducia e conoscere i suoi reali bisogni. Da quel momento l'Associazione ricerca e propone soluzioni di reinserimento, con la collaborazione delle istituzioni pubbliche e private del territorio. Shaker, Pensieri senza dimora Shaker, il giornale di strada di Roma, intraprendeva il suo viaggio nel 2006, partendo dai binari della Stazione di Roma Termini e raccontando storie di emarginazione e diritti negati, ma anche di speranze e di creatività nascoste. Oggi è arrivato fino alla Stazione di Varsavia e con un testimonial d'eccezione, lancia un gemellaggio con il giornale Polacco Wspak. Ed è proprio Mikolaj, il Babbo Natale di Varsavia protagonista dell’ultima copertina, ad accompagnarci attraverso gli Help Center delle stazioni italiane da un intervista al Capostazione di Roma Termini, attraverso le parole dell'addetto alle pulizie dei binari fino alla scoperta di 400 persone trovate a dormire di notte nelle stazioni romane. COOPERATIVA PARELLA (TORINO) Fondata nel 1979 da un gruppo di cittadini impegnati sul territorio del quartiere omonimo, nel 1985 prende in gestione il nuovo dormitorio comunale di Via Marsigli 12 ed è la prima Cooperativa Sociale in Italia a occuparsi di persone senza dimora. Da allora, abbiamo progettato, attivato e gestito diversi servizi per senza dimora, tra cui 5 dormitori, diversi gruppi appartamento, un ambulatorio di strada, il servizio di prenotazione unificata ai dormitori, una convivenza guidata per donne in difficoltà e, più recentemente, ci stiamo specializzando nel reinserimento lavorativo dei senza casa. Oltre ai servizi permanenti, dal '95 a oggi abbiamo progettato e organizzato con la Città di Torino i principali interventi in Emergenza Freddo. Proprio durante la prima emergenza freddo torinese, nel 1995 la Cooperativa Parella propone e attiva l'unità di strada itinerante, denominata Boa Urbana Mobile, divenuta presto servizio istituzionale e per quasi un decennio unico esempio in Italia nel suo genere. APPROFONDIMENTI del programma della serata A CASA DI VALENTINA di Daniele Cini (1991) Evio, Marisa, Silvano, Antonio, Enrico, Claudio, Zi’ Peppe, Valentina. Vite spezzate o scivolate giù per un declino, che si trovano per caso su un marciapiede della Stazione Termini a Roma, in un inverno particolarmente gelido, alla fine degli anni ’80. Quando Evio si sveglia la mattina, Valentina, che ha poco più di vent’anni, è morta di freddo: morta per davvero, al suo fianco, come poteva capitare a lui e a tutti gli altri, sparsi come sacchi abbandonati sul pavimento, nell’indifferenza della gente. Però Evio stavolta si ribella, unisce quelli che gli stanno attorno: la morte di Valentina è qualcosa di troppo forte per lasciare che la società scavalchi il suo corpo come fosse un rifiuto ingombrante. Trovano una casa colonica abbandonata sull’Appia, la occupano e con l’aiuto di Adamo e di altri volontari decidono di trasformarlo in una casa che accolga tutti quelli che vivono sulla strada e che cercano un riparo… Daniele Cini Diplomato al C.S.C. nel ’78, si dedica principalmente al documentario, collaborando con programmi della Rai quali QUARK, PAN, EUREKA, DELTA, MIXER, FLUFF, GEO & GEO. Con MIXER NEL MONDO e RAI TRE realizza reportages in Irak, Colombia, Perù, Nicaragua, Cina, Giordania, Algeria, Israele, Marocco, Germania e Argentina. Nella fiction lavora a ricostruzioni filmate per MISTERI e ULTIMO MINUTO, ideando con Carlo Lucarelli il programma BLU NOTTE. Regia di alcune puntate della serie poliziesca LA SQUADRA. Nel 2004 pubblica il libro “Io, la rivoluzione e il babbo” ed.Voland. Dirige e scrive il film “LAST FOOD” e i cortometraggi ARRIVANO I SANDALI, ZITTITUTTI e LA SIRENA, premiati in diversi festival. Lavora abitualmente per LA STORIA SIAMO NOI, DOC tre e per HISTORY CHANNEL. Globo d’oro 2009 per il documentario “NOI CHE SIAMO ANCORA VIVE”. IL CARNEVALE DI DOLORES di Cristina Mantis (2008) Il film documentario “Il carnevale di Dolores” inizia con una sorta di prologo di Evio Botta, “sindaco dei barboni”, da anni strenuo difensore dei suoi “cittadini” e delle sue idee sullo scollamento esistente tra lo stato e le emergenze di chi si vede negato il diritto ad abitare. Da qui si passa alla storia dell’estrosa ed eccentrica Giuseppina Coluccelli detta “Dolores” e di tutte le sue rocambolesche vicissitudini per ottenere una casa. Nell’arco di circa sette anni assistiamo alla sua talvolta esilarante ma di certo amara deriva e ad una serie di incontri fortuiti con chi popola il mondo sommerso dei senza dimora, in cui pure confluisce l’eco dei “nuovi poveri”. Andremo a trovare anche Marcello, nella sua roulotte a Ostia, in via Modesta Valenti, la strada “virtuale” creata dal comune, incontreremo il Centro Docce di San Martino ai Monti, frequentato soprattutto da extra-comunitari, gli abitanti della casa-famiglia “Gli amici di Valentina”, i comunitari di Emmaus… Miglior documentario italiano - Tekfestival 2008 Cristina Mantis Attrice di teatro e cinema, particolarmente sensibile alle tematiche sociali, ha avviato una collaborazione con il teatro Ateneo dell’Università La Sapienza di Roma, con il laboratorio di recitazione “Il personaggio come Persona” concernente una rivisitazione personale del “metodo”, e mettendo poi in scena INFRAROSSI in occasione dei festeggiamenti dei 700 anni della Sapienza. Nel 2002 si avvicina alla regia cinematografica iniziando a filmare Dolores nei giorni del suo carnevale in piazza Navona, riprese poi diventate il punto di partenza del documentario IL CARNEVALE DI DOLORES, vincitore del Tekfestival 2008 come miglior documentario italiano. Ha girato alcuni video-clip, tra cui BESTIARIO sul carnevale sardo di Bosa e, per il Fondo Ambiente Italiano, il filmato STADIO FILADELFIA sul recupero dello stadio del Grande Torino. Ha appena terminato il documentario MAGNA ISTRIA, un viaggio in Istria alla ricerca di una ricetta introvabile che diventa un “giro” nella sua storia controversa, segnata irrimediabilmente dai dolorosi accadimenti dell’esodo e delle foibe. EVIO BOTTA Nato a Cuneo è stato sempre molto sensibile alle problematiche sociali e ai diritti umani. Già nel ’76 come volontario nella Croce Rossa parte come volontario per il Friuli. Nel ’79 è a Cesenatico sempre con la CRI ad accogliere i vietnamiti. Nell’’80 per l’Irpinia a cucinare per i terremotati. Tornato a vita normale si sposa e apre una trattoria esercitando brillantemente la sua professione di cuoco ma, per disavventure sentimentali e finanziarie, “da cui non ho saputo rialzarmi, nell’86 mi sono trovato a fare il barbone”. Da qui ha continuato a battersi in difesa di tutte le classi emarginate, per la dignità di ciascun essere umano. Ha fatto l’imbianchino, lo stracciarolo, il facchino, il cocomeraio, il pagliaccio, “tutto per tirare su quanto bastasse per sopravvivere”. Nell’ ’88 dopo la morte di Valentina, che gli dormiva affianco alla stazione Termini, ha aggregato altri barboni e dato vita, assieme ad Adamo di Pippo della Via Lattea Onlus, alla prima casa-famiglia al mondo autogestita da barboni : Gli amici di Valentina. Si è poi continuato ad occupare di sfrattati, diseredati e portatori di handicap. C’è stato un momento in cui faceva parte di 4 comunità di Quartiere, era Presidente degli Amici di Valentina, vicepresidente del Vivere 2000, consigliere del tribunale per i diritti del malato. “Insomma per essere un nullafacente, lavoravo per quattro e, sinceramente, sono stati gli anni più belli della mia vita. Quando mi chiedevano come mi chiamavo rispondevo Libero Rivoluzionario!” Nel 1992 inizia a lavorare come facchino in teatro, scrive due libri e cinque copioni teatrali che, nel 1996, mette in scena con altri cinque barboni.? Nel 1995 fonda l’unica Università al mondo per aspiranti barboni. Nel 2001 si candida con la lista “I Senza Voce” alle elezioni per il sindaco di Roma. Oltre ad essere un valente scrittore ed oratore, Evio è anche stato? il protagonista di alcuni documentari, “Gli amici di Valentina” di Daniele Cini (1991) e “Il carnevale di Dolores” (2008) di Cristina Mantis, in cui da “sindaco dei barboni”, si è fatto strenuo difensore dei suoi “cittadini” esponendo in modo toccante e convincente le sue idee sullo scollamento esistente tra lo stato e le emergenze di chi si vede negato il diritto ad abitare. E’ stato inoltre ospite di varie trasmissioni televisive tra cui Invisibili e, nel febbraio del 2007 al “Il senso della vita” condotto da Paolo Bonolis, dove il conduttore gli ha dato ampio spazio ed Evio ha profondamente commosso gli animi con l’ironia e l’umanità delle sue parole. Evio, molto legato alla comunità Sant’Egidio di Roma, è stato in attesa più di 10 anni di una casa popolare e dal 2006 era invalido all'80%. Negli ultimi 2 anni della sua vita si è ritrovato spesso in ospedale a causa di un cancro, che gli ha portato ad avere un’invalidità permanente. Ma una casa in cui curarsi in modo adeguato non è mai riuscito ad ottenerla. Questo ha spinto vari artisti a partecipare ad “Una Botta di vita!”, serata di beneficenza creata appunto per raccogliere fondi per lui. Ma neanche questo purtroppo gli ha portato “il tetto tutto suo” tanto agognato. Ha terminato i suoi giorni al centro per cure palliative Antea di Roma. Poco prima di entrare al centro scriveva ai suoi amici queste righe: “Questa volta vi scrivo affinché gridiate voi per me: sono malato, sto passando le convalescenze della mia malattia sotto i ponti, non ho mai chiesto nulla per me in prima persona, ma non posso farne a meno per poter rubare più tempo possibile alla malattia. Tra le altre cose, mi hanno tolto le corde vocali, vi prego: siate voi la mia voce!”. LADRI DI CARROZZELLE Estate 1989 alcuni dei ragazzi si conoscono tra loro in un soggiorno per portatori di handicap e, dopo aver scoperto la comune passione per la musica, decidono di viverla in maniera più profonda. Nasce in seguito l'idea del gruppo musicale e prendono vita i "Ladri di Carrozzelle", la cui formazione si completerà pian piano con l'inserimento di altri amici, sia portatori di handicap che normodotati. La formazione presenta delle novità considerevoli per un gruppo rock: essendo la distrofia una malattia che debilita progressivamente i muscoli degli arti, un solo ragazzo non può suonare la batteria; questa viene quindi divisa tra cinque componenti del gruppo che suonano separatamente, con sincronismo più o meno perfetto, cinque diversi pezzi dello strumento. Anche il basso che, come la batteria, non può essere fisicamente suonato da un distrofico, viene sostituito da una tastiera. Grazie alla loro musica i Ladri di Carrozzelle possono parlare di handicap in maniera nuova provando ad abbattere le vere barriere: i pregiudizi della gente che, più o meno inconsapevolmente, riesce spesso a rendere quasi impossibile la vita delle persone disabili. L'attività del gruppo in questi anni è sempre proceduta a pieno ritmo con una serie di concerti nelle scuole, nei teatri e nelle piazze di tutt'Italia, tre dischi all'attivo e un grosso lavoro in sala prove affinché i Ladri di Carrozzelle possano essere considerati sempre più un gruppo musicale e non solo "una importante iniziativa a carattere sociale". Dal 2002 hanno dato vita al laboratorio "Area22", una scuola di rock destinata ai ragazzi diversamente abili. I Ladri di Carrozzelle hanno partecipato al concertone del primo maggio 2006 di Roma, cantando alcuni successi del loro ultimo album e cantando un pezzo di Pierangelo Bertoli, cantante costretto a stare su una sedia a rotelle come alcuni di loro. La formazione della band è cambiata continuamente nel corso degli anni, attualmente è composta da 7 musicisti fissi (di cui 4 con disabilità) ai quali a volte si aggiungono, se la salute lo permette, alcuni dei fondatori della band. Dall’uscita ne1992 del loro primo promo cd Distrofichetto la vita musicale si è andata sempre più intensificando e i Ladri di Carrozzelle hanno ormai all'attivo una decina di CD.
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